Un nuovo spazio per il tiro dei bambini
Il numero di iscritti nelle squadre di aranceri è lievitato nel tempo, di fatto quasi raddoppiato dagli anni Novanta. I primi effetti, oltre che per il rifornimento degli agrumi e per una diversa e più complessa gestione nella logistica delle zone di tiro, si sono visti anche sulla capacità delle piazze e sulla sicurezza degli stessi aranceri, degli accompagnatori e dei visitatori. Tra i primi ad accorgersene furono i Tuchini del Borghetto, che rispetto agli anni Novanta hanno più che triplicato il numero di iscritti (oltre 1500 lo scorso anno), a fronte di una zona di tiro che non è una vera piazza ma un budello di strettoie che dal Ponte Vecchio si sviluppa fino oltre la chiesa di San Grato. Uno dei luoghi di maggior fascino per assistere alla famosa Battaglia delle arance, ma anche uno dei punti più a rischio e pericolosi, proprio per la ressa di persone che si schiacciano contro i carri in transito. I Tuchini furono i primi 21 anni fa a sperimentare una zona di tiro alternativa dedicata agli aranceri più piccoli appena fuori dal Borghetto, per dare loro la possibilità di divertirsi con i propri coetanei e imparare i primi rudimenti e le tecniche di tiro, senza rischiare di restare schiacciati dagli adulti in piazza. Lo scorso anno, con l’implementazione del piano sulla sicurezza, venne affidata proprio ai Tuchini la gestione di un’area a cui potessero accedere i piccoli aranceri di tutte le squadre.
Quest’anno è stata creata una nuova area di tiro dedicata ai bambini gestita da tutte le nove squadre che fanno parte dell’Associazione Aranceri a piedi (rimarrà comunque anche l’area tiro dei bambini dei Tuchini). È stata scelta Piazza Ferrando, per la sua capienza (circa 1000 bambini), la sicurezza e per il fatto che si trova già lungo il tragitto percorso dai carri (entreranno solo le pariglie). Non c’è un vero limite di età, ma l’accesso sarà consentito principalmente a bambini fino a 12 anni. Se non sono già iscritti alle proprie squadre di appartenenza, i piccoli aranceri dovranno essere accompagnati da almeno un genitore o tutore legale che firmerà per loro uno scarico di responsabilità. La battaglia dei piccoli avverrà negli stessi orari delle piazze principali. Verranno messe a disposizione alcune casacche per chi ne è sprovvisto così come la merenda e le bevande necessarie per rifocillarsi e ricaricarsi durante le fatiche della battaglia.
La piazza verrà gestita a rotazione dai rappresentati delle squadre: Mercenari, Pantere e Credendari la domenica; Picche, Morte e Tuchini il lunedì; Scacchi, Arduini e Diavoli il martedì. “Abbiamo fatto del nostro meglio per permettere ai più piccoli di vivere le stesse emozioni che vivevamo noi alla loro età, ma che non è più possibile nelle proprie piazze per il numero sempre crescente di aranceri” È il pensiero di Guido Santi, Presidente dell’Associazione Aranceri a piedi. “Ogni squadra fornirà le arance e metterà a disposizione persone di esperienza. Ad aiutarci ci saranno anche i giovani volontari della Croce Rossa, i Pionieri. È l’inizio di un percorso che abbiamo intenzione di portare avanti e di migliorare ulteriormente nei prossimi anni”. Gli accompagnatori e i visitatori potranno assistere in tutta sicurezza alle imprese di questi piccoli e coraggiosi aranceri che vedremo protagonisti in futuro nelle proprie piazze. Uno spettacolo unico per chi non lo ha mai visto. I bambini spesso mostrano ancor più coraggio degli adulti e pretendono dai loro avversari sui carri lo stesso impegno e intensità mostrata nelle altre piazze. Anche per questo Piazza Ferrando sarà una tappa obbligata per vivere e capire il nostro Carnevale.
Foto Virgilio Ardy
Iscriviti alla Newsletter